الجريدة aljarida اليوم العالمي لالجئين 20 GIUGNO 2012 GIORNATA MONDIALE DEI RIFUGIATI. anno 4 السنة - giugno 2012 يونيو / حزيران - numero 20 العدد

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1 الجريدة aljarida La rivista di chi non ha una rivista مجلة من ال مجلة له anno 4 السنة - giugno 2012 يونيو / حزيران - numero 20 العدد اليوم العالمي لالجئين 20 GIUGNO 2012 GIORNATA MONDIALE DEI RIFUGIATI

2 Detenzione nella questura delle Canarie, 2006 Per effettuare un versamento: IBAN IT 76 F Conto corrente bancario: Banca Popolare Etica intestato a Naga Onlus Stai Conto corrente con postale: IBAN n noi, IT 76 F sostieni il NAGA! Conto corrente bancario: Conto PayPal: corrente postale: Per effettuare un versamento: Conto PayPal: corrente postale: PayPal: Conto corrente bancario: حساب بنكي جاري Conto corrente postale: PayPal: da da da da anni il NAGA non si ferma anni il NAGA non si ferma anni il NAGA non si ferma anni il NAGA non si ferma Stai con noi, sostieni il NAGA! Stai con noi, sostieni il NAGA! Per effettuare un versamento: انضم NAGA! إلينا il ادعم ال Stai con noi,!naga sostieni Per effettuare un versamento: Conto corrente bancario: Banca Popolare Etica intestato a Naga Onlus Banca Popolare Etica intestato a Naga Onlus IBAN n IT 76 F لتقديم المساعدات المالية: n Naga - Associazione Banca Volontaria Popolare di Assistenza Etica intestato Socio-Sanitaria a Naga Onlus e per i Diritti di Cittadini Stranieri, Rom e Sinti Via Zamenhof, IBAN IT 7/A 76 - T: F F: Naga - Associazione Volontaria di Assistenza Socio-Sanitaria e per i Diritti di Cittadini Stranieri, Rom e Sinti Via Zamenhof, 7/A - T: F: n Naga - Associazione Volontaria di Assistenza Socio-Sanitaria e per i Diritti di Cittadini Stranieri, Rom e Sinti Via Zamenhof, 7/A - T: F: Naga - Associazione Volontaria di Assistenza Socio-Sanitaria e per i Diritti di Cittadini Stranieri, Rom e Sinti Via Zamenhof, 7/A - T: F: Naga الجمعة التطوعية للمساعدة االجتماعية والطبية والدفاع عن حقوق المواطنين األجانب الغجر والسينتي Grazie a Chiara Buccheri Grazie per a l illustrazione Grazie Chiara a Buccheri Chiara Grazie a Buccheri per Chiara l illustrazione Buccheri per l illustrazione per l illustrazione الالجئون الحماية الدولية لالجئين: اال ليات الحماية الدولية لالجئين: األدوات الالجئون: تعريفات وأسئلة شائعة الحماية اإلقليمية لالجئين: اال ليات والوسائل الحماية الوطنية لالجئين مقارنة كيفية االعتراف بالالجئين مأزق اللجوء إرشدات كيفية الحصول على حق اللجوء في إيطاليا تصريح إقامة السباب إنسانية وإلقامة شنغن قواني أوروبية جديدة عناوين مفيدة Un progetto di Rifugiati Protezione internazionale dei rifugiati: gli organismi Protezione internazionale dei rifugiati: gli strumenti Glossario e domande frequenti Protezione regionale dei rifugiati: organismi e strumenti Protezione nazionale dei rifugiati Facendo paragoni Come riconoscere un rifugiato? Il limbo dell asilo Indicazioni Come richiedere lo stato di rifugiato in Italia Permesso umanitario e Schengen Una nuova normativa europea Contatti utili aljaridaالجريدة n.20 مجلس التحرير خالد سليمان ماريو سيل يتري إيليزا كوستانزو هبة الجياش إبرهيم الكيالني ماريو كاس ينا مارغريتا داميت ي ماركو مانيكو محمد نجيب سالم المدير المسؤول ماركو سيرجي ساهم في اصدار هذا العدد قام بإعداد هذا العدد الخاص: تيريزا ليوني إعداد الصور: سارة بريستياني تصميم العدد: ديبور ا باس اني ترجمة: محمد نجيب سالم وسماح محمد إبراهيم مدينة المتوسط منذ 25 سنة تعمل جمعية ال NAGA بال توقف Redazione Khaled Soliman Mario Sellitri Elisa Costanzo Hiba Jeaash Ibrahim Kilani Mario Cassina Margherita Dametti Marko Manico Mohammed Naguib Salem Direttore Marco Sergi Hanno collaborato Lo speciale è a cura di Teresa Leone Fotografie: Sara Prestianni Infografiche: Deborah Bassani Traduzioni: Mohammed Naguib Salem Samah Mohammad Ibrahim إعالنات Pubblicità pubblicita@aljarida.it إدارة Direzione info@aljarida.it (+39) تسجيل Registrazione محكمة ميالنو Tribunale di Milano n. 701 del 27/11/2008 طباعة Stampa Art Real - il Guado, Corbetta للمعلومات Info info@aljarida.it 3

3 5/11/11 18:00 omini2.pdf 1 15/11/11 18:00 I rifugiati in numeri الالجئون باألرقام 1951: 1,5 milioni 1.5 :1951 مليون giugno 2011: 43 milioni, inclusi gli sfollati interni حزيران/يونيو 2011: 43 مليون بما في ذلك المشردون بالداخل Paesi di provenienza rifugiati ( ) البالد األصلية لالجئين ( ) Afghanistan Colombia Apolidi Iraq Rep. Democratica del Congo Somalia Pakistan Sudan Azerbaijan Sri Lanka Costa d'avorio Myanmar Serbia e Kosovo Uganda Georgia Rep. Centrafricana Viet Nam Yemen Kenya Kyrgyzstan Burundi Chad Eritrea Bosnia Herzegovina Filippine Russia Cina Tanzania Turchia Angola Rwanda Etiopia Sahara Occidentale pag 5.pdf Armenia /11/11 16:45 Territori palestinesi occupati cartina acnur.pdf 1 07/11/11 17:30 أكثر ست دول يتدفق منها الالجئون في العالم أفغانستان الصومال العراق أقل من 500 ألف شخص سنويا السودان جمهورية الكونغو الديمقراطية أكثر من 500 ألف شخص سنويا طلبات لجوء مقد مة في إيطاليا كولومبيا مناطق قدوم الالجئين مناطق استقبال وقدوم الالجئين مناطق استقبال الالجئين Editorialeاإلفتتاحية Giornata mondiale dei rifugiati Grande mobilitazione sul web in occasione della Giornata mondiale del Rifugiato 2012, il 20 giugno. Comunicati, appelli di adesione ad iniziative e campagne online eventi creati sui social network per sensibilizzare e non dimenticare coloro che vivono in una sorta di limbo perenne, lontani dal proprio paese ed impossibilitati a tornarvi, ma anche molto osteggiati da politiche miopi e ambigue dei paesi di approdo. Pur essendo lo status di rifugiato tutelato da diversi organismi e strumenti internazionali, la sorte è legata alle normative degli stati nazionali, viziate dagli umori delle politiche locali. Il 20 giugno in Italia, in quasi tutte le città ci saranno iniziative per parlarne, discuterne, informarsi. Anche aljarida vuole contribuire al dibattito pubblicando un numero speciale sui rifugiati, per alcuni aspetti un po tecnico, ma che vuole rivolgersi soprattutto a chi nel limbo ci vive e vede i propri diritti violati da slogan propagandistici e falsati. Partiamo da qualche dato. L Italia ospita 58mila rifugiati rispetto ai 4,3milioni in tutto il mondo. L anno 2011 è stato segnato sensibilmente dalle primavere arabe e dalla guerra in Libia. Ma anche dei disordini in Costa d Avorio, delle violenze in Somalia e dalla carestia nell Etiopia e nell Eritrea. Motivi più che validi per lasciare il proprio Paese e cercare rifugio altrove, lontano dalla sofferenza. L UNHCR ha reso noto che il 2011 è stato l anno in cui si sono registrate un numero di rifugiati che è stato il più alto dal 2000: 800mila. Un rapporto chiamato Un anno di crisi, in cui viene rappresenta la fuga di oltre 4,3milioni di persone, con un aumento rispetto al 2010 del 20% in più. Per quanto riguarda l integrazione, un recente studio del Cir ha diffuso alcuni dati per cui uno su due non lavora, il 22% è in nero. Casa: il 26% la condivide con degli amici, il 22% con altre persone. Il 58% dichiara di aver trascorso un periodo nel circuito dell accoglienza. Hein (Cir): Il governo gestisca meglio i fondi Nell Unione europea sono state accolte quasi 2 domande su 10. Nel 2011 gli Stati membri hanno ricevuto domande di asilo e ne hanno accolte Status a richiedenti. I Paesi che ospitano la maggior parte dei rifugiati, a dispetto di quanto si potesse pensare, non sono quelli europei, ma quelli del Sud del mondo; infatti il 75% di tutti i migranti trovano rifugio in Paesi in via di sviluppo mentre i 48 Stati meno sviluppati del pianeta ospitano da soli 2,3 mln di rifugiati. In Italia trovano ospitalità 58mila rifugiati, anche se nel 2011 si è registrato un aumento delle richieste d asilo pari al 240% rispetto al Cifre esigue rispetto all allarmismo imperante. Una presa di coscienza è necessaria e doverosa. Per una corretta informazione. Fonte dati: redattoresociale.it immigrazione.biz آسيا أفريقيا أوروبا أمريكا الالتينية امريكا الشمالية عديم الجنسية أوسيانيا Alcuni dati بعض البيانات 4 5

4 Protezione internazionale dei rifugiati: gli organismi Un po di storia Le ragioni per cui una persona è costretta ad abbandonare il proprio paese d origine o la propria dimora sono diverse: conflitti, oppressione politica, disastri naturali. La prima guerra mondiale, il collasso dell impero ottomano, la rivoluzione bolscevica del 1917 sono stati eventi storici che hanno provocato grandi spostamenti di masse umane in Europa e in Asia. Fin dall inizio la comunità internazionale ha avviato misure di protezione dei rifugiati, ritenendo che questa garanzia debba essere una responsabilità internazionale. Il processo di evoluzione degli strumenti internazionali per la protezione dei rifugiati coincide con quello della Lega delle nazioni, costituita nel Questa ha messo in atto una serie di misure volte a soddisfare le esigenze primarie dei rifugiati: ottenere un documento di viaggio riconosciuto a livello internazionale, un accesso all impiego e la protezione contro l espulsione. Per far fronte al problema della mancanza di un documento di viaggio internazionale, la Lega delle nazioni introdusse il cosiddetto Passaporto Nansen (prima misura legale internazionale per proteggere i rifugiati). Le Nazioni Unite Nel 1945, l ONU prese il posto della Lega delle nazioni, ribadendo che il compito di proteggere i rifugiati era affidato alla comunità internazionale. Nel 1946 l ONU fondò un nuovo organismo internazionale: l Organizzazione Internazionale dei rifugiati (OIR) il cui mandato era quello di proteggere i rifugiati riconosciuti dall ONU stessa e di proteggere una nuova categoria di rifugiati: i circa 21 milioni di dispersi della 2 guerra mondiale. All inizio l OIR si occupò di rimpatri. Nel 1951 l OIR è stato sostituito dall UNHCR (Alto Commissariato per i rifugiati delle Nazioni Unite - ACNUR) che all inizio aveva un mandato temporaneo di 5 anni rinnovabili ma che poi è stato riconfermato dall ONU finché il problema dei rifugiati nel mondo non sarebbe stato risolto. UNHCR (ACNUR) ha due funzioni fondamentali: - proteggere i rifugiati (come da definizione dell art. 1 della Convezione di Ginevra) - mettere in atto misure sostenibili e permanenti per risolvere il problema dei rifugiati L obiettivo primario dell UNHCR è trovare delle soluzioni durevoli al rimpatrio dei rifugiati nel loro paese di origine. I primi sei paesi da cui proviene provengono i rifugiato nel mondo: Somalia, Afghanistan e Iraq (più di all anno) e Sudan, Repubblica Democratica del Congo e Colombia (con meno di persone). EXCOM (Comitato Esecutivo di UNHCR) veglia sul lavoro di UNHCR ed è costituito da 79 rappresentati di stati membri (2010) contro i 25 del UNRWA Agenzia delle nazioni unite per i rifugiati palestinesi (United Nations Relief and Works Agency) L UNRWA è stata fondata nel 1948 per dare assistenza agli oltre di rifugiati palestinesi che vivono in Siria, Libano, Striscia di Gaza, Cisgiordania e Giordania. E un agenzia indipendente rispetto all UNHCR. Sbarco notturno al porto di Lampedusa, 2007 الحماية الدولية لالجئين: Sbarco al porto di Lampedusa, 2007 اال ليات نبذة تاريخية األسباب التي تجبر اإلنسان على مغادرة بلده األصلي أو موطنه مختلفة: الصراعات والقمع السياسي والكوارث الطبيعية. الحرب العالمية األولى وانهيار اإلمبراطورية العثمانية والثورة البلشفية عام 1917 كانت أحداثا تاريخية تسببت في انتقال الكثيرين في أوروبا وآسيا. من البداية اتخذ المجتمع الدولي إجراءات لحماية الالجئين معتبرا أن هذا الضمان يجب أن يكون مسؤولية دولية. عملية تطوير الس بل الدولية لحماية الالجئين تزامنت مع عملية تطوير عصبة األمم التي تأسست عام وقد وضعت عصبة األمم في حيز التنفيذ سلسلة من اإلجراءات لتلبية االحتياجات األساسية لالجئين كالحصول على جواز سفر معترف به دوليا والحصول على فرص العمل والحماية ضد الطرد. ولمعالجة مشكلة عدم وجود جواز سفر دولي قامت عصبة األمم بابتكار ما ع رف بجواز سفر نانسن )أول إجراء قانوني دولي لحماية الالجئين(. األمم المتحدة حلت األمم المتحدة في عام 1945 محل عصبة األمم مؤكدة على أن مهمة حماية الالجئين هي مسؤولية المجتمع الدولي. وفي عام 1946 أنشأت األمم المتحدة منظمة دولية جديدة: المنظمة الدولية لشؤون الالجئين والتي كانت مهمتها حماية الالجئين المعترف بهم من قبل األمم المتحدة إضافة إلى حماية فئة جديدة من الالجئين: 21 مليون مشرد بعد الحرب العالمية الثانية. وكانت هذه المنظمة تهتم في البداية بعمليات الترحيل. في عام 1951 تم استبدال المنظمة الدولية لشؤون الالجئين بالمفوضية )المفوضية العليا التابعة لألمم المتحدة لشؤون الالجئين(. كانت مهمة المفوضية في البداية مؤقتة )خمس سنوات قابلة للتجديد( ثم أكدت األمم المتحدة على بقائها حتى ت حل مشكلة الالجئين في العالم. وللمفوضية العليا لشؤون الالجئين (UNHCR) وظيفتين أساسيتين: - حماية الالجئين )حسب تعريف المادة 1 من اتفاقية جنيف( - تنفيذ تدابير داعمة ودائمة لحل مشكلة الالجئين الهدف الرئيسي للمفوضية هو إيجاد حلول دائمة إلعادة الالجئين إلى بالدهم األصلية. وتحتل هذه الدول المراتب الست األولى من حيث تدفق الجئي دول العالم ومنها: الصومال وأفغانستان والعراق )أكثر من 500 ألف الجئ سنويا ( والسودان وجمهورية الكونغو الديمقراطية وكولومبيا )التي تضم أقل من 500 ألف نسمة(. تراقباللجنةالتنفيذية )للمفوضية(أعمالالمفوضية وتتكون من 79 ممثال عن الدول األعضاء وذلك في عام 2010 مقابل 25 عضوا في عام UNRWA وكالة األمم المتحدة لشؤون الالجئين الفلسطينيين )وكالة األمم المتحدة لإلغاثة والتشغيل( تأسست UNRWA في عام 1948 لتقديم المساعدة إلى أكثر من 4 ماليين الجئ فلسطيني يعيشون في كل من سوريا ولبنان وقطاع غزة والضفة الغربية واألردن. وهي وكالة مستقلة مقارنة بالمفوضية العليا. 6 7

5 Protezione internazionale dei rifugiati: Centro di detenzione di Venna-Grecia, 2009 gli strumenti La Dichiarazione universale dei diritti umani è un documento che sancisce una serie di principi volti a garantire i diritti fondamentali dell uomo. L art. 14 spiega che ogni uomo ha il diritto di richiedere e godere dell asilo in un paese diverso dal suo in caso di persecuzione. La dichiarazione è stata adottata nel 1948 ed ha ispirato altri trattati internazionali come la Convenzione di Ginevra del 1951 che garantisce degli standard minimi per i rifugiati nel paese in cui hanno ottenuto asilo e si impegna a fare in modo che il trattamento dei rifugiati sia universalmente garantito da tutti i paesi firmatari. La Convenzione di Ginevra del 1951 è stata concepita per far fronte all emergenza profughi dopo la 2 guerra mondiale. Fino al 2009, 144 Stati hanno ratificato la Convenzione. La definizione di rifugiato data dalla convenzione differisce dalle precedenti perché si basa sulla singola persona, mentre la Lega delle nazioni aveva definito i rifugiati come gruppi. Per essere riconosciuti in quanto rifugiati, le persone devono dimostrare con i fatti (oggettività) quello che loro percepiscono come timore (soggettività). Il timore deve essere fondato ed esiste se esiste la prova di una persecuzione passata, minacce per una futura persecuzione, persone in una situazione simile che hanno subito la stessa persecuzione. Il timore fondato di persecuzione riguarda: - minacce alla vita - tortura - lesioni personali - detenzione prolungata - interrogatori ripetuti e arresti - esilio interno - altre gravi violazioni dei diritti umani Lo stato di rifugiato deve essere riconosciuto sulla base individuale e in base a 5 specifiche forme di persecuzione: razza, religione, nazionalità, opinione politica e affiliazione in un gruppo sociale particolare. Razza include gruppi etnici e sociali di discendenza comune. Religione include la pratica attiva della religione e gruppi che hanno tradizioni religiose e credi comuni. Nazionalità è comunemente associata con cittadinanza ma anche all interno di una nazione stessa si possono individuare forme di affiliazione culturale, etnica, linguistica. Opinione politica quando non è tollerata dal governo del paese in cui si risiede. Gruppi sociali particolari si riferisce a persone che condividono un background simile (abitudini e status sociale). Per riconoscere lo status di rifugiato, la persona deve aver attraversato le frontiere internazionali ed essere fuori dal proprio paese di origine. Una volta che gli è stato riconosciuto lo status di rifugiato, la persona ha diritto al documento di identità e documento di viaggio. Protocollo del 1967 E uno strumento indipendente rispetto alla Convenzione e la rende universale a tutti gli effetti. Gli Stati possono ratificare il protocollo senza aver ratificato la Convenzione. Insieme sono i principali strumenti di difesa dei diritti dei rifugiati. Convenzione contro la tortura (26 giugno 1987). Anche se non è specifica, la convenzione garantisce alcuni diritti fondamentali ai richiedenti asilo. dichiarazione-universaledei-diritti-umani الحماية الدولية لالجئين: األدوات Lampedusa, febbraio 2011 اإلعالن العالمي لحقوق اإلنسان هو وثيقة تحدد مجموعة من المبادئ تهدف إلى ضمان حقوق اإلنسان األساسية. توضح المادة 14 أن "كل إنسان له الحق في طلب اللجوء والحصول عليه في بلد غير بلده في حالة تعرضه لالضطهاد". وقد تم اعتماد اإلعالن في عام 1948 وأعطى الضوء األخضر إلبرام غيره من المعاهدات الدولية مثل اتفاقية جنيف لعام 1951 التي تضمن الحد األدنى من الحقوق األساسية لالجئين في البلد الذي يتم فيه منحهم حق اللجوء وهي ملتزمة بضمان توفير المعاملة الجيدة لالجئين في جميع أنحاء الدول الموقعة عليها. وكان الهدف من اتفاقية جنيف لعام 1951 التعامل مع حاالت اللجوء الطارئة في أعقاب الحرب العالمية الثانية. حتى اليوم وق عت 144 دولة على االتفاقية. يختلف تعريف الالجئ بموجب االتفاقية عن التعريفات السابقة ألنه تعريف قائم على أساس الفرد في حين أن عصبة األمم كانت قد عرفت الالجئين كمجموعات. للحصول على حق اللجوء البد للمتقدم بالطلب أن يقدم دالئل موضوعية على االضطهاد الذي يتعرض له سواء كانت هذه الدالئل الضطهاد سابق تعرض له بالفعل أو لتهديدات على اضطهاد مستقبلي. يتعلق الخوف من االضطهاد المدعوم بأدلة ب: - األخطار التي تهدد الحياة - التعذيب - اإلصابات الشخصية - االعتقال لفترات طويلة - االستجوابات واالعتقاالت المتكررة - النفي الداخلي - انتهاكات أخرى خطيرة لحقوق اإلنسان يتم منح حق اللجوء وفقا لكل حالة بشكل فردي واستنادا إلى أشكال خمس لالضطهاد: العرق الدين الجنسية الرأي السياسي االنتماء إلى جماعة اجتماعية معينة. يشمل "العرق" الجماعات العرقية واالجتماعية من أصل مشترك. بينما يشمل "الدين" الممارسة الفعلية للدين وجماعات لها تقاليد دينية ومعتقدات مشتركة. أما "الجنسية" فعادة ما تكون مرتبطة بالمواطنة ولكن أحيانا قد يوجد داخل البلد الواحد أشكال مختلفة لالنتماء الثقافي العرقي واللغوي. أما "الرأي" السياسي فيكون سببا لطلب اللجوء إذا كان غير مقبوال من قبل حكومة البلد التي يقيم فيها طالب اللجوء. أما "الجماعات االجتماعية الخاصة" في شار بها إلى أشخاص تجمعهم خلفية تاريخية واحدة )العادات والوضع االجتماعي(. للحصول على حق اللجوء البد لطالب اللجوء أن يكون قد عبر الحدود الدولية وأصبح متواجدا خارج وطنه الذي يتعرض فيه لالضطهاد. وبمجرد منحه حق اللجوء يصبح من حقه الحصول على مستند يدل على هويته ومستند آخر يسمح له بالسفر. بروتوكول عام 1967 هو أداة مستقلة مقارنة باتفاقية جنيف إال أن ذلك ال يمنع من أنها عالمية بكل المقاييس حيث يمكن للدول التصديق على البروتوكول دون أن تكون قد صادقت على االتفاقية. بهذا الشكل تصبح االتفاقية والبروتوكول معا أداتين رئيسيتين للدفاع عن حقوق الالجئين. اتفاقية مناه ضة التعذيب )26 حزيران/يونيو )1987 حتى وإن لم تكن محددة بشكل دقيق فإن هذه المعاهدة تضمن بعض الحقوق األساسية لطالبي اللجوء. 8 9

6 Glossario تعريفات Richiedente asilo: persona che, avendo attraversato un confine internazionale, chiede asilo per ottenere lo status di rifugiato così come riconosciuto dalla Convenzione di Ginevra. Rifugiato secondo la Convenzione di Ginevra o rifugiato riconosciuto: persona a cui è stato riconosciuto lo status di rifugiato, secondo i principi sanciti dalla Convenzione di Ginevra e alla quale vengono riconosciuti alcuni diritti fondamentali nel paese di accoglienza come ad esempio il diritto ad accedere al mondo del lavoro e il diritto all istruzione. Sfollato: persona che al contrario del rifugiato è costretta a spostarsi all interno del suo stesso paese di origine a causa di disastri naturali, conflitti armati, gravi violazioni dei diritti fondamentali. Spesso considerata come rifugiato interno, lo sfollato necessita della stessa assistenza e protezione legale internazionale di un rifugiato riconosciuto dalla Convenzione di Ginevra ma non ne ha il diritto in quanto non ha attraversato un valico di frontiera internazionale. Migrante economico: persona che si sposta volontariamente dal suo paese di origine in cerca di lavoro e migliori condizioni di vita. Protezione sussidiaria: protezione accordata dalla Commissione territoriale a chi, pur non avendo i requisiti per essere riconosciuto rifugiato ai sensi della Convenzione di Ginevra, è considerato meritevole di protezione poiché sussistono fondati motivi per ritenere che se tornasse nel suo paese correrebbe il rischio di subire un danno grave e per questo non vuole o non può tornarvi. Protezione umanitaria: permesso di soggiorno generalmente rilasciato dalle Questure dietro raccomandazione delle Commissioni Territoriali, quando a seguito di esito negativo della domanda di asilo (nei casi in cui non ci siano le condizioni per il riconoscimento dello status di rifugiato ai sensi dell art. 1 della Convenzione di Ginevra) si riscontra che sarebbe comunque pericoloso per la persona il rientro nel paese di origine. Il titolo viene rilasciato sulla base del principio di non-refoulement (non respingimento) sancito dall art. 33 della Convenzione di Ginevra, ripreso dall art. 19 del Testo Unico sull immigrazione (D.lgs. 286/98), e dall art. 3 della Convenzione Europea dei Diritti dell Uomo. Il permesso di soggiorno per motivi umanitari può essere rilasciato direttamente dalle Questure e può essere chiesto e rinnovato anche in mancanza di passaporto e senza i requisiti previsti per altre tipologie di permessi, come la disponibilità di mezzi di sostentamento o di alloggio o di disponibilità di mezzi per il rientro al proprio paese. La durata per permesso sarà pari alle necessità documentate che ne hanno consentito il rilascio. Nella prassi amministrativa, di fatto, la durata è variabile dai 6 mesi ai 2 anni. Consente di: - svolgere attività lavorativa (sia lavoro subordinato che autonomo, con i requisiti necessari per questo tipo di attività, sia in qualità di socio lavoratore di cooperativa); - l accesso al Servizio Sanitario Nazionale (iscrizione obbligatoria); - l accesso ai centri di accoglienza dei Comuni e alle misure di assistenza sociale previsti per le persone titolari di protezione internazionale; - l accesso alla formazione; - consente la conversione a lavoro e per motivi familiari; - NON consente il ricongiungimento familiare. Il permesso è rinnovabile finché dura la situazione che ne ha motivato il rilascio, anche in mancanza di passaporto. Il rinnovo si chiede direttamente in questura. Dove si chiede? Il permesso per motivi umanitari si chiede direttamente presso la Questura tramite il modulo (mod210) e allegando: foto; documentazione attestante il domicilio; marca da bollo da 14,62. Protezione temporanea: viene rilasciata nelle situazione di emergenza umanitaria. Viene concessa non sulla base della valutazione di singole situazioni individuali ma ad un gruppo omogeneo di persone provenienti da uno stesso paese o area geografica a causa degli sconvolgimenti generalmente bellici in atto. Il permesso ha una validità limitata nel tempo e prorogabile solo sulla base di un nuovo Decreto che terrà conto del perdurare della situazione di pericolo per le persone in quel paese o area. Titolari di tale protezione sono stati i cittadini kosovari, ma ancor prima i cittadini albanesi, della Bosnia-Erzegovina e della Somalia. Oggi lo sono i migranti giunti dal Nord Africa dopo gli ultimi eventi. CARA: Centri di accoglienza richiedenti asilo Sono strutture nelle quali viene inviato e ospitato per un periodo variabile di 20 o 35 giorni lo straniero richiedente asilo privo di documenti di riconoscimento o che si è sottratto al controllo di frontiera, per consentire l identificazione o la definizione della procedura di riconoscimento dello status di rifugiato. Centri di identificazione ed espulsione (CIE) Sono gli ex Centri di permanenza temporanea ed assistenza : strutture destinate al trattenimento, convalidato dal giudice di pace, degli stranieri extracomunitari irregolari e destinati all espulsione. Previsti dall art. 14 del Testo Unico sull immigrazione 286/98, questi centri si propongono di evitare la dispersione degli immigrati irregolari sul territorio e di consentire la materiale esecuzione, da parte delle Forze dell ordine, dei provvedimenti di espulsione emessi nei confronti degli irregolari. Il Decreto-Legge n. 89 del 23 giugno 2011, convertito in legge n. 129/2011, proroga il termine massimo di permanenza degli stranieri in tali centri dai 180 giorni (previsti dalla legge n. 94/2009) a 18 mesi complessivi. طالب اللجوء هو الشخص الذي يطلب اللجوء بعد أن عبر الحدود الدولية للحصول على حق اللجوء كما تنص اتفاقية جنيف. الالجيء طبقا التفاقية جنيف أو الالجئ المعترف به هو الشخص الذي تم منحه حق اللجوء وفقا للمبادئ المنصوص عليها في اتفاقية جنيف والتي بموجبها يتمتع الالجئ ببعض الحقوق األساسية في البلد المضيف كالحق في الحصول على فرص عمل والحق في التعليم. الم ش ر د هو الشخص الذي يضطر - على عكس الالجئ إلى التنقل داخل حدود بلده األصلي بسبب الكوارث الطبيعية والنزاعات المسلحة وانتهاكات الحقوق األساسية. غالبا ما يشار إلى المشردين باسم "الالجئين الداخليين" والذين يتمتعون بنفس المساعدة والحماية القانونية والدولية التي يتمتع بها الالجئ المعترف به بموجب اتفاقية جنيف ولكن ال يحق لهم االستفادة من بنود االتفاقية حيث أنهم لم يعبروا حدودا دولية. المهاجر االقتصادي هو الشخص الذي ينتقل طوعا من وطنه بحثا عن عمل وظروف معيشية أفضل. الحماية الفرعية هي الحماية التي توفرها اللجنة اإلقليمية لمن لم تتوافر فيه الشروط لالعتراف به كالجئ بموجب اتفاقية جنيف. حيث يتمتع بالحماية نتيجة لوجود أسباب معقولة تؤكد أنه في حال عودته إلى بالده فإن خطرا سي لح ق به ضررا جسيما وبالتالي فهو ال يريد أو ال يستطيع العودة إلى وطنه. الحماية اإلنسانية هو تصريح إقامة يتم منحه بشكل عام من مركز الشرطة بناء على توصيات من اللجنة اإلقليمية وذلك عندما ونتيجة لعدم الموافقة على طلب اللجوء )في الحاالت التي ال تتوافر فيها الشروط لالعتراف بالشخص كالجئ بموجب المادة 1 من اتفاقية جنيف( فإن عودته أي الالجئ إلى وطنه تشكل خطرا عليه. يمنح هذا الوضع على أساس مبدأ عدم اإلعادة القسرية بموجب المادة 33 من اتفاقية جنيف والمادة 19 من القانون الموحد بشأن الهجرة )المرسوم التشريعي رقم 286/98( والمادة 3 من االتفاقية األوروبية لحقوق اإلنسان. يمكن استخراج تصريح اإلقامة ألسباب إنسانية وبشكل مباشر من مركز الشرطة. كما يمكن طلبه وتجديده حتى في حالة عدم وجود جواز سفر وبدون الشروط الالزمة للحصول على أنواع أخرى من التصاريح كأن تتوافر وسيلة لكسب العيش أو مسكن أو إمكانية العودة إلى الوطن. مدة التصريح ستكون مماثلة لمدة استمرار الوضع الذي أدى إلى استخراجه. ومن الناحية اإلدارية تتراوح مدة التصريح من 6 أشهر إلى عامين. _ ي سم ح ب_: - القيام بنشاط مهني )إما عمل بالقطاع العام أو الخاص - مع األخذ في االعتبار الشروط الالزمة لهذا النوع من النشاط - أو كعامل لدى إحدى الشركات التعاونية( - التمتع بالخدمة الصحية القومية )التسجيل إجباري( - السماح بدخول مراكز االستقبال بالبلديات والقيام بإجراءات المساعدات االجتماعية المقدمة لألشخاص ذوي الحماية الدولية - السماح بالحصول على تدريب - السماح بالتحول إلى العمل وذلك ألسباب عائلية - عدم السماح بالضم العائلي. التصريح قابل للتجديد ما دامت الحالة التي أدت إلى استخراج التصريح قائمة. وحتى بدون جواز سفر. كما يطلب التجديد مباشرة من مركز الشرطة. أين ي قدم الطلب ي طل ب تصريح اإلقامة ألسباب إنسانية من مركز الشرطة )نموذج 210( بشكل مباشر وي رفق به: صور شخصية مستند وجود مسكن ودمغة فئة الحماية المؤقتة يتم إصدارها في الحاالت اإلنسانية الطارئة. وال ت منح على أساس تقييم حاالت فردية وإنما على أساس مجموعة متشابهة من أفراد من البلد نفسه أو المنطقة الجغرافية نفسها وبسبب اضطرابات تخلفها الحرب بشكل عام. التصريح صالح لفترة زمنية محدودة ويمكن تمديده فقط بموجب مرسوم جديد يأخذ في االعتبار استمرار حالة الخطر في هذا البلد أو المنطقة. وكنموذج على الذين تمتعوا بهذه الحماية مواطنوا كوسوفو وقبلهم مواطنوا ألبانيا والبوسنة والهرسك والصومال واليوم مهاجروا شمال أفريقيا بعد األحداث األخيرة. "كارا" :)CARA( مراكز استقبال طالبي اللجوء هي منشآت يتم فيها إرسال أو استضافة األجانب طالبي اللجوء الذين ال يحملون مستندا يحدد هويتهم أو الذين تم اإلمساك بهم على الحدود. حيث تتم استضافتهم لمدة تترواح ما بين 20 و 35 يوما وذلك لتحديد هويتهم والتعريف عن اإلجراءات الالزمة لالعتراف بهم كالجئين. مراكز تحديد الهوية والترحيل (CIE( هي "مراكز لإلقامة المؤقتة والمساعدة" سابقا : وهي منشآت مخصصة الحتجاز األجانب غير الشرعيين القادمين من خارج االتحاد األوروبي وذلك بغية ترحيلهم وذلك بعد أن يكون قد صدر بهم حكما يقضي بذلك. وهي المراكز التي أقرتها المادة 14 من القانون الموحد بشأن الهجرة 286/98 والتي تهدف لمنع انتشار المهاجرين غير الشرعيين في المنطقة كما وتسمح بمالحقة قوات األمن لهم والقيام بعمليات مراكز تحديد الهوية والترحيل غوريتسيا غراديسكا ديسونتسو 248 مقعدا بولونوا كاسيرما كياريني 95 مقعدا برينديسي ريستينكو 83 مقعدا باري باليسي 196 مقعدا كروتوني سانت انا 124 مقعدا كاتانتسارو الميتسيا تيرمي 80 مقعدا مودينا 60 مقعدا الطرد المسموح بها مع غير الشرعيين. القانون رقم 89 من 23 حزيران/يونيو 2011 والذي تحول إلى القانون رقم 129/2011 يمدد الحد األقصى إلقامة األجانب في هذه المراكز من 180 يوما )المدة التي يقرها القانون رقم 94/2009( إلى 18 شهرا. ميالنو شارع كوريلي 132 مقعدا روما بونتي غاليرا 360 مقعدا تورينو شارع برونوليسكي 180 مقعدا تراباني سعراينو فولبيتا 43 مقعدا تراباني ميلو 204 مقعدا كالتانيسيتا كونترادا بيان ديل الغو 96 مقعدا Una persona può perdere lo status di rifugiato? L art. 1 a(c) stabilisce le condizioni per cui un rifugiato può perdere lo status: - se decide di ritornare a casa volontariamente - se ottiene la nazionalità da parte di un altro stato - se le condizioni di timore fondato cessano. Alcune persone sono escluse dallo stato di rifugiato così come riconosciuto dalla Convenzione? La Convenzione dettaglia alcune condizioni secondo le quali una persona può essere esclusa dall ottenimento dello status sebbene abbia i requisiti: - persona che abbia commesso crimini contro l umanità, crimini di guerra ecc. - persona che abbia commesso gravi crimini non politici prima di essere ammessi nel paese di asilo - persona che abbia commesso atti contro i principi dell ONU Esistono delle condizioni per cui uno stato può espellere un richiedente asilo? Art. 33 della Convenzione sancisce il principio di non refoulement (non espulsione) ed impedisce agli stati di mandare indietro potenziali rifugiati. Con due eccezioni: persone minacciate nel paese di accoglienza e persone che potrebbero rappresentare una minaccia per il paese di accoglienza. Una persona può entrare illegalmente in un paese e richiedere asilo e lo status di rifugiato? Art. 31 impedisce agli stati di punire coloro i quali siano entrati illegalmente in un paese e richiedano asilo in quanto per un rifugiato è impossibile ottenere documenti di viaggio legali (visto) dato che si tratta di fuga a causa di persecuzioni. هل من الممكن أن يفقد الشخص صفته كالجئ المادة 1 )من االتفاقية( تنص على الشروط التي بموجبها يمكن أن يفقد الالجئ صفته كالجئ: - إذا قرر الالجئ العودة إلى وطنه طوعا - إذا كان حاصال على جنسية دولة أخرى - إذا انتهت أسباب الخوف من العودة. من هم األشخاص الذين يتم استبعادهم كالجئين حسب ما هو معترف به في االتفاقية تنص االتفاقية بالتفصيل على بعض الشروط التي بموجبها يمكن استبعاد شخص من الحصول على حق اللجوء على الرغم من استيفائه للشروط المطلوبة: - إذا ارتكب الشخص جرائم ضد اإلنسانية كجرائم الحرب وغيرها. - إذا ارتكب الشخص جرائم خطيرة ولكنها غير سياسية وذلك قبل أن يتم االعتراف به في بلد اللجوء - إذا ارتكب الشخص أفعاال تتنافى مع مبادئ األمم المتحدة هل هناك أوضاع يمكن للدولة فيها طرد طالب اللجوء المادة 33 من االتفاقية تنص على مبدأ عدم اإلعادة القسرية وتمنع الدول من إعادة الالجئين. مع وجود استثنائين: أن يكون الالجئ مهد دا في البلد المضيف أو أن يمثل الالجئ تهديدا للبلد المضيف. هل يمكن لشخص د خل البالد بشكل غير قانوني أن يطلب اللجوء المادة 31 تمنع الدول من معاقبة الذين دخلوا البالد بطريقة غير شرعية وطلبوا حق اللجوء ونظرا لوضعهم كالجئين فيستحيل أن تكون بحوزتهم مستندات سفر قانونية )فيزا( حيث أنهم هربوا بسبب االضطهاد

7 Protezione regionale dei rifugiati: gli organismi e gli strumenti Protezione nazionale dei rifugiati الحماية الوطنية لالجئين Il Consiglio d Europa (COE) è un corpo inter-governamentale costituito da 47 membri. Il quartier generale è situato in Strasburgo. Fondato nel 1949 per sviluppare e promuovere la vita sociale, culturale ed economica dell Europa dopo la 2 guerra mondiale. Lo statuto prevede che se uno stato membro viola i diritti umani può essere cacciato dal Consiglio. Il consiglio ha promosso più di venti trattati e convenzioni per la protezione dei diritti dei rifugiati e dei richiedenti asilo. Non essendo vincolanti sono chiamate leggi morbide. La Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell uomo e delle libertà fondamentali è stata firmata a Roma nel 1950 la cui firma da parte degli stati membri è diventata la condizione fondamentale per entrare a far parte del COE. Come la Convenzione europea sui diritti umani protegge i rifugiati e i richiedenti asilo? Art. 1 : Obbligo di rispettare i diritti dell uomo. Le Alte Parti contraenti riconoscono a ogni persona sottoposta alla loro giurisdizione i diritti e le libertà enunciati nel Titolo 1 della Convenzione Art. 3 Proibizione della tortura Nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o trattamenti inumani o degradanti. La convenzione ha previsto la creazione della Corte europea dei diritti umani attraverso l art. 34 che prevede che ogni individuo che si sente vittima di violazione dei diritti umani possa appellarsi alla corte. Prima di appellarsi alla Corte la persona deve sfruttare tutte le possibilità offerte dal paese membro dove risiede. مجلس أوروبا Consiglio d Europa الحماية اإلقليمية لالجئين: اال ليات والوسائل مجلس أوروبا هو هيئة متعددة الحكومات يتكون من 47 عضوا. يقع مقره العام في ستراسبرغ. تأسس في عام 1949 لتطوير وتعزيز التكامل االجتماعي والثقافي واالقتصادي داخل أوروبا بعد الحرب العالمية الثانية. وينص دستور المجلس على أنه إذا قامت إحدى الدول األعضاء بانتهاك حقوق اإلنسان فمن الممكن طردها من المجلس. وقد ساعد المجلس على عقد ما يزيد عن عشرين معاهدة واتفاقية لحماية حقوق الالجئين وطالبي اللجوء. ونظرا ألن هذه القوانين ليست ملزمة فقد تم تسميتها "قوانين مرنة". االتفاقية األوروبية لحماية حقوق اإلنسان والحريات األساسية تم توقيعها في روما عام 1950 وتوقيع هذه االتفاقية أصبح شرطا أساسيا لالنضمام إلى مجلس أوروبا. I trattati e le convenzioni istituzionali esplicitano gli obblighi degli Stati ma non esiste alcuno strumento che possa obbligare uno Stato a concedere asilo. Non esiste un armonizzazione tra quelle che sono le disposizioni internazionali e le legislazioni nazionali, perché non è obbligatorio. La concessione o meno dell asilo dipende solo ed esclusivamente dallo Stato in cui si richiede. Ad esempio la Convenzione di Ginevra può definire un rifugiato, dire cosa lo Stato deve fare (ad esempio applicare il principio di non-respingimento), quali sono i diritti dei rifugiati nel paese di accoglienza ma non può in nessuno caso obbligare lo Stato a concedere/garantire l asilo. Questa ambiguità fa sì che ogni Stato abbia proprie procedure e legislazioni nazionali che differiscono dall uno all altro. ACNUR ha stilato una statistica sull applicazione del diritto di asilo nei paesi più industrializzati. L Italia si pone tra il 30% e il 20% nell applicazione delle procedure previste dal diritto di asilo internazionale tra il 2005 e il تتضمن النصوص القانونية والدستورية المؤسسية كافة الواجبات التي تقع على عاتق الدولة ولكن ليس هناك ثمة مادة واحدة في هذه النصوص تتحدث عن واجب الدولة في منح حق اللجوء. كما ال يوجد التقاء بين االتفاقيات الدولية والتشريعات الوطنية حيث أن وجوده ليس إلزاميا. فمنح حق اللجوء من عدمه يتوقف فقط على الدولة التي ي طل ب اللجوء فيها. على سبيل المثال يمكن التفاقية جنيف أن ت ع ر ف من هو الالجئ وماذا يتعين على الدولة فعله )كتطبيق مبدأ إلغاء اإلعادة القسرية مثال ( وما هي حقوق الالجئين داخل البالد التي تستضيفهم. ولكنها ال يمكنها بحال من األحوال أن تجبر الدولة على منح/ضمان حق اللجوء. هذا الغموض يدفع كل دولة إلى وضع إجراءات وسن تشريعات تختلف تماما عن باقي الدول. وقد أجرت المفوضية العليا لألمم المتحدة لشؤون الالجئين إحصائية بشأن تطبيق حق اللجوء في الدول األكثر تقدما. وفيما يتعلق بإيطاليا تم تطبيق ما بين 20 إلى 30 من اإلجراءات المنصوص عليها في القانون الدولي لحق اللجوء بين عامي 2005 و.2009 Sbarco alle Canarie, 2006 Facendo paragoni La Convenzione di Ginevra garantisce i diritti a chi ha timore fondato di persecuzione per razza, nazionalità, religione, affiliazione a gruppi sociali particolari e per opinioni politiche (art. 1). La Convenzione europea dei diritti umani garantisce con l art. 1 i diritti di protezione a tutti coloro che risiedono all interno di uno Stato. L art. 3 si riferisce esplicitamente alla tortura e protegge i diritti dei richiedenti asilo rifiutati, delle persone con status umanitario ma non riconosciuti rifugiati per convenzione, delle persone riconosciute come rifugiati ma che hanno perso la protezione della Convenzione di Ginevra. In conclusione, la Convenzione europea offre una protezione più ampia e si applica a tutti, anche a chi ha paura di persecuzione da gruppi non statali (guerrillas, gruppi terroristici ecc.) e a coloro che sono stati esclusi dalla protezione della convezione di Ginevra per aver commesso dei crimini. Oltre all articolo 3 ci sono altri artt. della Convenzione europea che vogliamo evidenziare: l art. 4: proibizione di lavoro forzato; art. 5 privazione della libertà; art. 6 diritto ad un processo imparziale e giusto; art. 8 rispetto per la vita privata e la famiglia; art. 9 diritto alla libertà di opinione, religione e pensiero art. 10 diritto alla libertà di espressione art. 11 diritto alla garanzia di un effettivo mezzo di ricorso nei confronti della autorità nazionale. Sbarco al molo di Lampedusa, 2011 مقارنة تضمن اتفاقية جنيف حقوق من يخشى االضطهاد بسبب العرق أو الجنسية أو الدين أو بسبب االنتماء إلى مجموعة اجتماعية معينة أو بسبب الرأي السياسي )المادة 1(. االتفاقية األوروبية لحقوق اإلنسان تضمن من خالل المادة 1 حق الحماية لمن يقيم داخل الدولة. تشير المادة 3 صراحة إلى التعذيب وتحمي حقوق طالبي اللجوء المنبوذين والحاالت اإلنسانية التي ال تعترف االتفاقية بها على أنها حاالت لجوء ومن هو معترف به كالجئ لكنه كان قد فقد حماية اتفاقية جنيف له. في الختام توفر االتفاقية األوروبية قدرا أكبر من الحماية فضال عن أنها تنطبق على الجميع حتى من يخشى اضطهاد جماعات غير حكومية )البلطجية والجماعات اإلرهابية إلخ...( والذين تم استبعادهم من حماية اتفاقية جنيف الرتكابهم جرائم. عالوة على المادة 3 فهناك مواد أخرى في االتفاقية األوروبية نريد تسليط الضوء عليها: المادة 4: حظر العمل بالسخرة - المادة 5: الحرمان من الحرية - المادة 6: الحق في محاكمة عادلة ونزيهة - المادة 8: احترام الحياة الشخصية والعائلية - المادة 9: الحق في حرية الرأي واالعتقاد والفكر - المادة 10: الحق في حرية التعبير - المادة 11: ضمان الحق في وسيلة فعالة لرفع دعوى قضائية ضد السلطة الوطنية. كيف تحمي االتفاقية األوروبية لحقوق اإلنسان الالجئين وطالبي اللجوء المادة 1: وجوب احترام حقوق اإلنسان. تعترف األطراف السامية المتعاقدة لكل شخص يخضع لقضائها بالحقوق والحريات المحددة في الجزء األول من هذه االتفاقية. المادة 3: منع التعذيب. ال يجوز إخضاع أحد للتعذيب وال للعقوبات أو المعامالت غير اإلنسانية أو المهينة. وتنص االتفاقية على إنشاء المحكمة األوروبية لحقوق اإلنسان من خالل المادة 34 التي تنص على أنه يجوز اللجوء إلى المحكمة ألي شخص يدعي بأنه ضحية انتهاك لحقوقه كإنسان. وعلى هذا الشخص االستفادة من كافة الحقوق التي تتيحها له الدولة التي يقيم بها قبل اللجوء للقضاء

8 Come riconoscere un rifugiato? La Convenzione di Ginevra del 1951 non dà istruzioni particolari sulla questione ma lascia libertà di azione allo Stato in cui viene richiesto l asilo, il quale può definire le proprie procedure nazionali. ACNUR ha definito delle linee guida principali: 1) dare chiare istruzioni agli ufficiali (polizia di frontiera e poliziotti in servizio agli uffici immigrazione devono conoscere e rispettare il principio di non respingimento e demandare l istruttoria delle pratiche agli uffici competenti); 2) i richiedenti devono essere in grado di conoscere le procedure nazionali per la richiesta di asilo 3) ogni Stato deve avere una autorità competente chiaramente definita per esaminare le richieste e prendere una decisione; 4) Ogni richiedente deve avere la disponibilità di un interprete e deve essere informati sulla possibilità di contattare un funzionario dell UNHCR; 5) se un richiedente viene riconosciuto come un rifugiato, per convenzione gli devono essere consegnati dei documenti che attestino tale status; 6) se non è riconosciuto come rifugiato secondo la convenzione gli deve essere accordato tempo sufficiente per appellarsi per una formale riconsiderazione delle decisione; 7) Il richiedente deve essere autorizzato a rimanere nel paese nel periodo di attesa della decisione e anche in attesa della decisione per l appello. مأزق اللجوء قبل الحصول على حق اللجوء وفقا لما تنص عليه اتفاقية جنيف فإنه يجب على طالب اللجوء أن يتزوج في دولة أخرى )ومن ثم عبور الحدود الدولية لهذه الدولة( ثم العودة مرة أخرى إلعادة طلب اللجوء. يمكن أن تمتد الفترة التي تسبق الحصول على إجابة لسنوات ما يجعل طالب اللجوء يظل في متاهة بال صفة قانونية أو قضائية. ال تشير اتفاقية جنيف لعام 1951 إلى حقوق طالبي اللجوء فيما عدا المادة التي تشير إلى مبدأ عدم اإلعادة القسرية. يجوز احتجاز طالب اللجوء تقوم بعض البلدان باحتجاز طالبي اللجوء فور وصولهم إلى تلك البالد ويظلون محتجزين إلى حين انتهاء كافة اإلجراءات المتعلقة بطلبهم اللجوء ومعرفة نتيجة الطلب وهذا يتعارض مع المادة 31 من معاهدة جنيف لعام 1951 والتي ترفض معاقبة طالبي اللجوء بأي شكل من األشكال فور دخولهم البلد التي يرغبون تقديم طلب لجوئهم إليها. من حق طالب اللجوء في حالة احتجازه - االستعانة بمحام ومترجم واالتصال بالمفوضية العليا لألمم المتحدة لشؤون الالجئين وتوفير الرعاية الطبية له كما ال ينبغي احتجاز طالب اللجوء مع مجرمين حقيقيين. ولكن في الواقع هل يمكن أن يحظى طالب اللجوء بحقوق اجتماعية تنص المادتان من اتفاقية جنيف لعام 1951 على الحقوق االجتماعية لالجئين لكنها ال تشير من قريب أو من بعيد إلى طالبي اللجوء. توفر بعض الدول الغذاء والمأوى لطالبي اللجوء إال أن دوال أخرى ال تقوم بذلك. الحق في العمل هو مسألة أخرى يدور حولها النقاش في كثير من األحيان: تسمح بعض الدول لطالبي اللجوء بالعمل إال أن دوال أخرى ال تسمح بذلك. هذا الحق تكفله أداة أخرى من أدوات الحماية الدولية: العهد الدولي الخاص بالحقوق االقتصادية واالجتماعية والثقافية )ICESCR( المادة )1( 6 حتى ال ننسى: قامت إيطاليا بطرد زورق محمل بالمهاجرين وإعادة توجيهه إلى ليبيا. وبهذا فقد خرقت إيطاليا مبدأ عدم اإلعادة القسرية )المادة 33 من اتفاقية جنيف(. كيفية االعتراف بالالجئين ال تقدم اتفاقية جنيف لعام 1951 تعليمات واضحة في هذا الشأن ولكنها تترك حرية التصرف للدولة التي يتم التقدم فيها بطلب الحصول على حق اللجوء ومن ثم تقوم الدولة بتحديد كافة اإلجراءات التي ستقوم باتخاذها. وقد وضعت المفوضية العليا لألمم المتحدة لشؤون الالجئين مبادئ توجيهية رئيسية: 1( اعطاء تعليمات واضحة لرجال الشرطة )على شرطة الحدود والشرطة العاملة في مكاتب الهجرة معرفة واحترام مبدأ إلغاء اإلعادة القسرية وترك الجهات المختصة القيام باإلجراءات الالزمة( 2( يجب على طالبي اللجوء أن يكونوا على دراية بكافة اإلجراءات الالزمة للتقدم بطلب اللجوء في البلد المتواجدين فيه 3( يجب على كل دولة تحديد جهة بعينها تتولى مسؤولية تلقي الطلبات والبت فيها 4( من حق كل طالب لجوء أن يكون له مترجم وأن يتم إعالمه بأنه من حقه تحقيق اتصال بينه وبين أحد العاملين بالمفوضية العليا لألمم المتحدة لشؤون الالجئين 5( في حالة الموافقة على منح حق اللجوء تنص االتفاقية على حتمية تسليم الالجئ بعض المستندات التي تثبت حصوله على حق اللجوء 6( في حالة رفض منح حق اللجوء تنص االتفاقية على منح المتقدم بطلب الحصول على حق اللجوء وقتا لرفع دعوى قضائية إلعادة النظر في قرار الرفض 7( السماح للمتقدم بطلب الحصول على حق اللجوء بالبقاء في البالد خالل فترة انتظار صدور قرار بمنحه حق اللجوء من عدمه وأيضا في حالة صدور قرار بالرفض خالل فترة البت في قرار الرفض من قبل الجهة القضائية. Il limbo dell'asilo Prima di diventare un rifugiato riconosciuto dalla Convenzione, bisogna nali. essere detenuto con veri crimi- spostarsi in un altro stato (quindi attraversare un valico di frontiera internazionale) e richiedere asilo. La fase condizioni sociali Ma in realtà avrebbe diritto a che porta ad ottenere una risposta Artt della Convenzione potrebbe richiedere anche anni quindi il richiedente rimane in una situa- dei rifugiati ma non dice nulla ri sanciscono i diritti sociali zione di non-status, di limbo che non guardo ai richiedenti asilo. Alcuni prevede alcuno stato giuridico e legale. Non si fa accenno ai diritti dei ri- per cibo e offrono alloggio anche stati concedono delle indennità chiedenti asilo nella Convenzione del ai richiedenti asilo altri no se non per l articolo che sancisce Il diritto a lavorare è anche un altra questione dibattuta sovente: il principio di non refoulement. alcuni stati consentono ai richiedenti asilo di lavorare altri no. Il Il richiedente può essere sottoposto a detenzione diritto al lavoro dovrebbe essere Alcuni paesi prevedono la detenzione garantito visti i tempi impiegati per i richiedenti asilo all arrivo nel paese, durante la fase di istruttoria della Tale diritto è sancito da un altro dai governi nel dare una risposta. pratica sia conclusa mentre aspettano strumento di protezione internazionale: International Covenant l esito della richiesta, contravvenendo all art. 31 della Convenzione 1951 che on economic, social and cultural sostiene che un richiedente asilo non rights (ICESCR) Art. 6(1) deve essere sottoposto a nessun tipo di pena al momento dell ingresso nel Per non dimenticare: l Italia ha paese in cui desidera richiedere asilo. respinto una barca carica di migranti rispedendola in Libia. Ha Il richiedente asilo, nel caso in cui venga detenuto, ha diritto ad un avvocato, all interprete, ad avere contatti non refoulement (art.33 della contravvenuto al principio di con UNHCR, cure mediche e non deve Convenzione di Ginevra). CSPA di Lampedusa, febbraio 2011 CSPA di Lampedusa, febbraio

9 Indicazioni إرشدات Come richiedere lo stato di rifugiato in Italia In Italia non esiste una legge unica sulla questione dell asilo, sul riconoscimento dello status di rifugiato e sui suoi diritti. Per questo motivo si ricorre a strumenti e meccanismi internazionali per regolamentare il riconoscimento dei rifugiati e la concessione dell asilo. Chi può richiedere lo status di rifugiato? Puoi richiedere lo status di rifugiato se nel tuo Paese sei stato oggetto di persecuzioni dirette e personali per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza a determinati gruppi sociali o per le tue opinioni politiche o se hai fondato e provato motivo di ritenere che potresti essere perseguitato in caso di ritorno in patria (in base alla Convenzione di Ginevra). Non sarai riconosciuto in quanto rifugiato se: - sei già stato riconosciuto rifugiato in un altro Stato; - provieni da uno Stato, diverso da quello di appartenenza, che abbia aderito alla Convenzione di Ginevra e nel quale, avendo soggiornato per un significativo periodo di tempo, non hai richiesto il riconoscimento dello status di rifugiato; - hai subito in Italia condanne per delitti contro la personalità o la sicurezza dello Stato, contro l incolumità pubblica, ovvero reati di riduzione in schiavitù, furto, rapina, devastazione e saccheggio, o comunque connessi alla vendita e al traffico illegale di armi o di sostanze stupefacenti, o, infine, di associazione mafiosa o di appartenenza a organizzazioni terroristiche; - hai commesso reati di crimini di Guerra ovvero contro la Pace o contro l Umanità. Dove fare la richiesta? All Ufficio di Polizia di Frontiera, al momento dell ingresso in Italia; oppure all Ufficio immigrazione della Questura competente per territorio laddove sul posto non sia presente un Ufficio di Polizia di Frontiera. Come si richiede? Puoi presentare la richiesta all Ufficio di Polizia, che ti fornirà dei moduli già predisposti ove dovrai: - spiegare le motivazioni per le quali chiedi lo status di rifugiato; - fornire ogni altra informazione o documentazione in tuo possesso, a sostegno dei motivi della richiesta. - dovrai allegare la copia del documento di identità (passaporto, carta d identità, ecc.) se posseduto, o fornire le tue generalità all autorità di polizia, indicando l eventuale domicilio dove far pervenire le comunicazioni di interesse. - la Questura ti rilascerà copia sia della richiesta che della documentazione prodotta e provvederà a foto-segnalarti. Chi decide? La domanda verrà inviata dalla Questura alla competente Commissione Territoriale per il Riconoscimento della Protezione Internazionale che deciderà se riconoscerti lo status. In Italia ce ne sono 10 (Gorizia, Milano, Torino, Roma, Caserta, Bari, Foggia, Siracusa, Crotone e Trapani). La data della convocazione presso la Commissione ti sarà comunicata dalla Questura al domicilio che avrai indicato al momento della presentazione della domanda. È importante che tu comunichi alla Questura ogni variazione di indirizzo per ricevere tutte le comunicazioni di tuo interesse. Ricordati che il colloquio con i membri della commissione è per te molto importante per spiegare bene la tua situazione e prospettare in modo fondato i tuoi timori di persecuzione; perciò, se non ti presenti alla convocazione, la Commissione potrà decidere limitandosi all esame della documentazione disponibile, senza ascoltarti. Quali decisioni può adottare la commissione? La Commissione Territoriale, entro 3 giorni successivi alla data del colloquio, adotta una delle seguente decisioni: - riconosce lo status di rifugiato; - riconosce lo status di protezione sussidiaria quando, pur non essendovi i requisiti richiesti per lo status di rifugiato, sussistono fondati motivi per ritenere che il ritorno nel Paese di origine possa costituire un pericolo per la tua vita o la tua incolumità; - rigetta la domanda, ma, pur non essendovi i requisiti richiesti per lo status di rifugiato o lo status di protezione sussidiaria, può valutare autonomamente che possano sussistere gravi motivi a carattere umanitario e chiedere al Questore di rilasciarti un permesso di soggiorno per motivi di protezione umanitaria. Questo tipo di permesso di soggiorno ha la durata di un anno, rinnovabile, e ti consentirà di lavorare; - rigetta la domanda: in tal caso il Questore ti inviterà a lasciare il territorio nazionale. Se non conosci la lingua Se non conosci la lingua italiana potrai richiedere l assistenza di un interprete o anche di un mediatore culturale per compilare e redigere dove possibile nella tua lingua, ovvero in una delle lingue più conosciute (inglese, francese, spagnolo, arabo), il modello informativo e le dichiarazioni inerenti le motivazioni della richiesta. Cosa succede dopo la presentazione della richiesta? - Viene rilasciato, dal Questore della provincia in cui è stata presentata la domanda, un permesso di soggiorno della validità di tre mesi, rinnovabile sino alla decisione della Commissione Territoriale competente. - Se sei giunto in Italia senza alcun documento che attesti la tua nazionalità e le tue generalità, sarai ospitato, per un periodo massimo di 20 giorni, in un Centro di accoglienza per richiedenti asilo (CARA). Se entro tale termine la tua richiesta non sarà stata ancora decisa dalla Commissione Territoriale, potrai lasciare il Centro che ti ospita e ti verrà rilasciato un permesso di soggiorno valido per 3 mesi, rinnovabile fino alla definizione del procedimento. Se non hai le risorse per mantenerti da solo, puoi chiedere alla Prefettura competente, tramite l Ufficio di Polizia ove hai presentato la domanda, di essere ospitato presso apposite strutture comunali o governative di accoglienza, che ti daranno ospitalità per tutto il periodo di esame della tua domanda di asilo. Con questo permesso si può chiedere l attribuzione del codice fiscale e si deve effettuare l iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale. Il richiedente ha diritto alle prestazioni sanitarie in esenzione di ticket (vedi info su: www. meltingpot.org/articolo4519. html. Dopo sei mesi dal rilascio del primo permesso, se la procedura non si è ancora conclusa, deve essere rilasciato un permesso della durata di sei mesi che consente di svolgere attività lavorativa (vedi info su: Cosa fare in caso di risposta negativa Se sei ospitato presso un Centro di identificazione e espulsione o in un Centro di accoglienza per richiedenti asilo puoi presentare, entro 15 giorni dalla comunicazione della decisione negativa, ricorso dinanzi al tribunale che ha sede nel capoluogo di distretto di Corte d appello in cui ha sede il centro. Puoi comunque,insieme al ricorso,chiedere al tribunale la sospensione del provvedimento impugnato e nel caso di sospensione disposta dal tribunale ti verrà rilasciato un permesso di soggiorno per richiesta di asilo. Se non sei ospitato nei centri governativi puoi presentare ricorso entro trenta giorni. E se invece ottieni il riconoscimento di rifugiato? - La Commissione ti riconoscerà lo status di rifugiato e ti rilascerà un tesserino. - Insieme al tesserino, la Questura competente ti consegnerà anche un documento personale che ti consentirà spostamenti all estero e di fare rientro in Italia (con validità temporale pari a quella del permesso di soggiorno). - Per ottenere documenti di identità dovrai rivolgerti al Comune dove hai fissato la tua residenza. Ti sarà riconosciuto un permesso di soggiorno di durata quinquennale (biennale se ti è stato riconosciuto lo status di protezione sussidiaria). - Avrai tutti i diritti e sarai soggetto agli stessi doveri dei cittadini italiani, con esclusione di quelli che presuppongono la cittadinanza italiana (esempio, il diritto di voto ecc.). - Potrai partecipare ai concorsi pubblici con le stesse modalità previste per cittadini dell Unione europea. - Se hai necessità di avere determinati documenti o certificati dal tuo Paese di origine, le autorità italiane ti aiuteranno ad averli. - Per nessun motivo potrai fare rientro al tuo Paese di appartenenza. Questa circostanza, infatti, potrebbe determinare la cessazione del tuo riconoscimento, in quanto manifestazione di volontà di tornare ad avvalerti della protezione del tuo Paese d origine. - Il documento personale che ti consegnerà la Questura ti consentirà di recarti all estero per un periodo di tempo non superiore a tre mesi, senza necessità di visto. Qualora, invece, tu abbia necessità di stabilirti all estero per periodi più lunghi, ad esempio per motivi di lavoro, dovrai chiedere il visto alla rappresentanza diplomatica del Paese dove vuoi recarti, e poi avviare, presso il nuovo Stato che ti ospiterà, la procedura per il trasferimento di responsabilità. ( Per il modulo per la domanda, visita il sito del Ministero dell Interno CSPA di Lampedusa, febbraio

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